SDA BOCCONI UNIVERSITY
ROMA
SDA Bocconi Roma
La villa situata a Roma di proprietà della Società Atlantia, risale al 1939 ad opera dell’architetto
Armando Brasini ed è stata, oggi, completamente ristrutturata dallo studio di architettura Il Prisma. L’edificio conta quattro piani, quasi 2.500 metri quadri di superficie interna, di cui 620
dedicati alla didattica con 11 aule.
La nuova sede SDA Bocconi ospiterà a regime fino a 260 partecipanti al giorno.
L’esterno è di oltre mille metri quadrati di giardino. La ristrutturazione ha dovuto tener conto
della parte storica di marmi, stucchi, decori e si è lavorato su un nuovo sistema di illuminazione architetturale che potesse enfatizzare la bellezza dell’edificio, unendola alla parte tecnologica
per la didattica e all’efficienza energetica.
Indoor
Il progetto illuminotecnico indoor è stato sviluppato applicando il principio dell’Human-centric lighting con Il sistema Tunablewhite che permette di variare la temperatura di colore della luce
tra 2500 K°e 6000 K°.
Sono stati settati scenari luminosi che seguono il ciclo cicardiano e Applicando questo principio
per l’uso didattico delle aule, nelle ore serali, abbiamo scelto di fermarci a una temperatura di colore
di 3000°K, senza toccare percentuali troppo basse che si sarebbero rivelate troppo rilassanti.
Con il sistema di gestione KNX si è poi intervenuti alla regolazione della luce in base alla luce diurna
per poter mantenere valori di illuminamento adeguati e avere ottimi risparmi energetici
(a sistema circa 5,8W/mq).
Le zone comuni e i grandi corridoi sono state progettate con l’utilizzo di sistemi Tunablewhite e RGBW a base 3000°K in modo da rendere gli ambienti soft, ma con possibilità di caratterizzarli con scenografie colorate per eventi speciali.
Per le zone reception, sono stati ripristinati dei vecchi e molto importanti chandelier trovati in loco
ai quali è stato inserito un anello in metallo per dare un giusto equilibrio tra la storia della villa
e la tecnologia.
Outdoor
La grande facciata della sede SDA Bocconi caratterizzata da un colonnato, scalinata e timpani, è stata illuminata con proiettori che “lavano” le porzioni di travertino permettendo di enfatizzare la materia. Con apparecchi radenti, regolati con DMX che si interfacciano al sistema KNX invece, sono state programmate scenografie d’effetto colorate per i momenti istituzionali.
Per sottolineare invece le finestre e i timpani sono stati utilizzati apparecchi dedicati con luce 3000 K° per disegnare l’architettura.
Photo: Moreno Maggi